Cristina Campo, poetessa e scrittrice del Novecento, (nata sotto il segno del Toro) pubblica La Tigre Assenza con Adelphi , raccolta che riunisce l’intera sua opera poetica, caratterizzata da un rigore stilistico estremo e da una tensione metafisica.

Il titolo si riferisce alla poesia omonima, dedicata ai genitori defunti, dove la “tigre assenza” incarna il dolore divorante, simbolo junghiano dell’Anima e della ferocia del lutto. La struttura circolare del testo, con l’invocazione o amati in apertura e chiusura, trasforma il componimento in una preghiera accorata, quasi una nenia, per preservare il legame con i defunti.

La Campo, definita “tessitrice di inesprimibile”, fonde misticismo e precisione linguistica, riflettendo influenze che vanno da Simone Weil a John Donne. La raccolta, curata da Margherita Pieracci Harwell, include anche Diario bizantino, testo postumo che rivela il suo approdo a una dimensione iconica e liturgica.