“Trenta giorni ha novembre / con april, giugno e settembre…” Chi poteva immaginare che la filastrocca oggi recitata nelle scuole facesse parte nel Medioevo del “Computus Ecclesiasticus”, il complesso sistema mnemonico con il quale il clero si orientava nello scorrere dei giorni? Il calendario è una conquista relativamente recente, se è vero che ancora nel 1757 un almanacco doveva spiegare che cosa è un anno, e quanti sono i mesi. Questo saggio ripercorre il lungo cammino che dalla metà del Quattrocento alla fine del Settecento ha portato a pensare il tempo come sequenza cronologica quantificata, sino all’affermarsi di agende e calendari che hanno portato la consapevolezza del Tempo a una dimensione persino ossessiva.
Einaudi
235
9788806139698
Category: Narrativa