Risvolto Amanti e regine. Il potere delle donne. di Benedetta Craveri

Per secoli è stato predicato che affidare a una donna una qualsivoglia responsabilità di governo fosse «cosa ripugnante alla natura, contumelia a Dio, sovvertimento del retto ordine e di ogni principio di giustizia». Eppure – soprattutto in certi luoghi e tempi della storia, e in particolar modo nella Francia di Antico Regime –, quel potere le donne se lo sono arrogato, vanificando, di fatto, le leggi e le consuetudini che glielo negavano: prima fra tutte Caterina de’ Medici, che per trent’anni riesce a mantenere intatta l’autorità reale.

Ma accanto alle regine – e spesso contemporaneamente e in antagonismo con loro – altre donne (le cosiddette «regine di cuori») hanno avuto sugli equilibri politici interni ed esterni alla monarchia francese, nei secoli che precedono la Rivoluzione, una formidabile, per quanto discreta, influenza: le potentissime amanti reali, le quali, per inserirsi negli ingranaggi del potere maschile senza esserne stritolate, dovettero imparare a giocare d’astuzia, a crearsi alleanze, a distribuire favori, a corrompere, a punire – e a uscire di scena al momento giusto. Di alcune di queste donne, amanti o regine – da Anna d’Austria a Maria Antonietta, da Gabrielle d’Estrées a Madame du Barry –, che della loro presunta debolezza hanno fatto uno strumento di dominio, ci racconta la storia Benedetta Craveri, in un’opera che a un solido sapere unisce una rara capacità di narrare.

Indice Amanti e regine

Il potere delle donne
Una italiana alla corte di Francia
Diane de Poitiers. La bellezza come mito Caterina de’ Medici. Le ragioni della politica
La reine Margot. La corona perduta
Gabrielle d’Estrées. A un passo dal trono
Una nuova regina fiorentina
Maria de’ Medici. La passione del potere Anna d’Austria. «Una seduzione infinita»
Maria Mancini. La vita come un romanzo Maria Teresa d’Austria. Una regina nell’ombra Louise de La Vallière. «Quella piccola violetta che si nascondeva nell’erba»
Athénaïs de Montespan. Una bellezza trionfante
L’affare dei veleni
Madame de Maintenon. L’istitutrice di Francia
Maria Leszczynska. La regina polacca

Maria Antonietta. La regina martire
Madame du Barry. L’angelo dei bassifondi al potere
La marchesa di Pompadour. Una borghese
Le sorelle Mailly-Nesle. Amori in famiglia

Marie-Anne
Pauline-Félicité
Louise-Julie

Benedetta Craveri

Nata a Roma, 23 settembre 1942, segno zodiacale bilancia.

È una critica letteraria e scrittrice italiana. Laureata in lettere, oggi è una delle massime studiose italiane di lingua e letteratura francese, materia che ha insegnato presso le università di Viterbo e di Napoli.
Acquista notorietà internazionale come autrice di saggi e monografie sulla vita intellettuale dei salotti francesi. Profonda conoscitrice del neoclassicismo transalpino del Settecento e dei primi anni dell’Ottocento, ha curato l’edizione italiana dell’opera di André Chénier. Membro dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, scrive anche per pagine culturali di prestigiosi quotidiani e periodici internazionali, fra cui «La Repubblica», «The New York Review of Books» e la «Revue d’histoire littéraire de la France».
Vive fra Napoli, Roma e Parigi. In quest’ultima città è stata insignita di un riconoscimento prestigioso, quello di “ufficiale” dell’Ordre des Arts et des Lettres e ha collaborato, in qualità di professoressa invitata, con l’Università della Sorbona (2007).

Adelphi. La collana dei casi 63. 375 pagine, 36 pagine di fonti e 12 pagine di indice analitico.

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