Sulla strada è il secondo libro in ordine cronologico di Jack Kerouac. Lo scrisse nel 1957 all’età di 35 anni. Il romanzo è la somma delle sue esperienze e la descrizione di un modo di vita che egli ha scelto come suo. Un’intera generazione, la beat generation, acclamò in Kerouac il suo portavoce e il suo interprete.

Quarta di copertina di Jack Kerouac Sulla strada

Sulla strada è il romanzo dell’amicizia e delle difficoltà dell’amore. Della ricerca di sé, del desiderio di appartenenza e della impossibilità a rinunciare al desiderio e al bisogno di rivolta. Ma è anche il romanzo dell’ansia di un andare senza fine che vuole cancellare l’ombra della noia e quella più grande e oscura della morte. Un romanzo che sembra dare corpo ancora una volta a tutti i grandi miti dell’America. Non c’è da stupirsi che Sulla strada sia tanto amato, soprattutto dai giovani anni ’60.

Ma Sulla strada è anche romanzo della coscienza dell’oscurità, del silenzio insuperabile, della impossibilità della comunicazione desiderata, del ritorno ossessivo a cui ogni partire sembra ricondurre, un romanzo che , ascoltato attentamente nei suoi valori compositivi, è assai più serio di quanto noi lettori presi dai suoi ritmi, non vorremmo.

Introduzione di Fernanda Pivano e traduzione di Magda Maldini de Cristofaro.

380 pagine Edizioni Oscar Mondadori 2001

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