“Dammi l’acqua

dammi la mano

dammi la tua parola

che siamo,

nello stesso mondo.”

Chandra Liva Candiani

La bambina pugile è tornata. La riconosciamo, la ritroviamo con la sua insonnia, la sua febbrile sensibilità, le sue debolezze e la sua incredibile forza. La seguiamo in un percorso poetico che evoca una sorta di narrazione emblematica. Si parte dalla casa. La vita di una persona emana dagli spazi dove è cresciuta. Portone, finestre, pavimenti, muri, scrivania, frigo, letto e cosi via: la bambina è come diffusa nelle cose, negli oggetti che l’hanno accolta. Poi esce nel mondo e deve inventarsi gli strumenti per percepirlo. Il libro diventa un viatico per «saper leggere le stelle – ma non la grammatica». O forse, più che guardare il mondo con occhi diversi, il passo ulteriore è essere il mondo: essere piuma, essere nuvola, essere luce. Infine c’è chi cade, tutti prima o poi cadono, ma nessuna caduta impedisce di «farsi vivi». Al di là di questo traliccio strutturale, la raccolta è molto fluida e per niente schematica. Nodi irrisolti si alternano e si intrecciano con un’esperienza mistica quotidiana, mite, senza enfasi di spossessione. Quella particolare voce, come d’infanzia, che già abbiamo conosciuto via via nei libri precedenti dell’autrice è ormai un meccanismo ad alta precisione con il quale Chandra Candiani riesce a far affiorare nella maniera più efficace ciò che non è visibile.

Chandra Liva Candiani

Chandra Livia Candiani è nata a Milano nel 1952. E traduttrice di testi buddhisti e tiene corsi di meditazione. Ha pubblicato le raccolte di poesia Io con vestito leggero (Campanotto 2005), La nave di nebbia (Vivarium 2006), La porta (Vivarium 2006), Bevendo il tè con i morti (Viennepierre 2007, Interlinea 2015), La bambina pugile ovvero La precisione dell’amore (Einaudi 2014), Vista dalla luna (Salani 2019); e il saggio Il silenzio è cosa viva (Einaudi 2018), La domanda della sete (Einaudi 2020). Da anni tiene corsi di poesia presso alcune scuole elementari di Milano: da questa esperienza è nata l’antologia, curata da lei e Andrea Cirolla, Ma dove sono le parole? (Effigie 2015) che raccoglie poesie scritte dai bambini.

Casa editrice Einaudi

Lascia un commento